This story can be read in both English and Italian (English below)
È il mio giorno di riposo, sono in giardino e provo a rilassarmi cercando di mettere in pausa la miriade di pensieri che in questi giorni inonda la mia testa.
Alzo lo sguardo e vedo i miei cuccioli che dormono beati, uno sull’altro, ascoltandosi il respiro e il battito del cuore. Inevitabilmente mi chiedo perché sta accadendo tutto questo, perché quello stesso tipo di intimità e vicinanza è in questi giorni assente dalle nostre vite. Mi chiedo quando potrò riabbracciare allo stesso modo i miei fratelli, i miei genitori e quando i miei figli potranno riabbracciare così i loro nonni, i loro Zii e i loro amici. Non vedo davvero l’ora, ma ho anche paura che manchi ancora troppo tempo.
Photo by Cecilia Bassi
Non sono una persona pessimista, ma in questi giorni lavorando in ospedale sento che vedere il lato positivo delle cose richiede uno sforzo sempre più forte. Sono un’ostetrica, e penso di fare uno dei lavori più belli del mondo. Ho il privilegio di vedere la vita che inizia, la forza delle donne, vedo coppie diventare genitori ogni giorno. Tuttavia, in questo periodo è difficile, è diventato difficile anche lavorare nel reparto più bello dell’ospedale.
Sto cercando di dare il massimo, ma non sono abituata ad indossare mascherina e cuffia costantemente durante l’assistenza ai travagli, ma ora si, è necessario per la mia sicurezza e quella degli altri. Una neomamma qualche giorno fa mi ha chiesto di potermi vedere in volto, non si voleva dimenticare del mio viso. Le ho chiesto perché, e mi ha risposto che del coronavirus nessuno si dimenticherà mai, ma quello era il giorno del suo parto e lei voleva raccontare alla sua dolce bambina della ragazza che ha aiutato a farla nascere, non del virus.
Photo by Cecilia Bassi
È ora della nanna per me e per i miei bambini, e per ricordarmi ogni sera che andrà tutto bene ho disegnato con mio figlio un grande arcobaleno sulla federa del cuscino.
Ce la faremo!
Cecilia Bassi è un'ostetrica italiana che lavora nell'ospedale di Modena, Italia.
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It's my day off, I'm in the garden trying to relax and to pause the myriad of thoughts that flood my head these days.
I look up and see my puppies sleeping blissfully, one on top of the other, listening to their breath and heartbeat. Inevitably I wonder why all this is happening, why that same kind of intimacy and closeness is absent from our lives these days. I wonder when I will be able to hug my brothers, my parents, and when my children will be able to hug and play with their grandparents, uncles, and friends. I'm really looking forward to it, but I'm also afraid that there is still a long way to go.
I am not a pessimistic person, but these days working in the hospital, I feel that seeing the bright side of things requires more and more effort. I'm a midwife, and I think I do one of the most beautiful jobs in the world. I have the privilege of seeing life begin, the strength of women, I see couples become parents every day. However, during these times doing my job has become very hard, as even the most beautiful ward of the hospital is now a place of fear and stress.
I am not a pessimistic person, but these days working in the hospital, I feel that seeing the bright side of things requires more and more effort
I am trying to give my best, but I am not used to wearing a mask constantly during labor assistance. Now I have to, as it is necessary for both my and other people’s safety. A new mom a few days ago asked me to show her my face, she didn't want to forget it. I asked her why, and she told me that no one will ever forget about the Coronavirus, but that day was her special day, and she wanted to tell her sweet little girl about the woman who helped her mom to give birth, not about the virus.
She wanted to tell her sweet little girl about the woman who helped her mom to give birth, not about the virus.
It's bedtime for me and my children, and to remind me every night that everything is going to be all right, I drew a big rainbow on the pillowcase with my son.
We are going to make it.
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