This story can be read in both English and Italian (English Below)
Il momento surreale che stiamo vivendo ci costringe a comportarci in un modo a noi sconosciuto. La libertà fisica di uscire di casa è stata momentaneamente compromessa. Non abbiamo altra scelta se non quella di ricercare ciò che generalmente chiamiamo "normalità" in uno spazio limitato, e per raggiungere questo obiettivo siamo costretti a reinventare noi stessi e a portare quelle azioni quotidiane abituali dall'esterno all'interno attraverso la nostra immaginazione illimitata.
Attraverso un’ottica tragico-ironica, questi scatti raccontano una proiezione della realtà, attualmente compromessa, proiettandola in un'altra realtà. Le nostre case, per quanto reali, si trasformano in una pura illusione distopica in cui un parco, un ristorante e un cinema non sono più quello che erano una volta, ma quello che sono ora per noi e il modo in cui le viviamo.
Questa storia è stata condivisa da Fabio Carella e Britt Elvira Ruitenberg, una coppia che vive a Bruxelles.
Britt è una reporter che si diverte a interessarsi di diversi temi. Dall'ambiente, fino ai diritti delle donne e la cura degli animali, occupandosi anche di nuove tendenze culturali, piattaforme di streaming, e temi come la fede nell'era digitale. Carta e penna in mano, scrive quando ha qualcosa da dire, il che è sempre.
Fabio ricopre il ruole di assistente di ricerca presso l’università IUAV di Venezia. Durante i suoi studi sulla pianificazione urbana, iniziati presso il Politecnico di Torino e completati allo IUAV di Venezia con la laurea magistrale, si è sempre dedicato alla fotografia, utilizzandola come strumento di comunicazione analitica all’interno dell’ambito urbano.
--------------------------------------------------ENG-----------------------------------------------------------------
The surreal reality we are experiencing forces us to behave in a way that is unfamiliar to us. The physical freedom of stepping outside our homes has been momentarily compromised. We have no other choice but to seek what we generally call “normality” in a confined space, and to achieve this goal we are forced to reinvent ourselves and bring those usual everyday actions from the outside to the inside by means of our unlimited imagination.
Through a tragic-ironic lens, these shots tell a projection of reality, currently compromised, projecting it into another reality. Our homes, as real as they may be, are turned into a pure dystopic illusion in which a park, a restaurant, and a movie theater are no longer what they used to be but rather what they are to us now and the way we live them.
This story was shared by Fabio Carella and Britt Elvira Ruitenberg, a couple living in Brussels.
Britt is a reporter who enjoys covering different kinds of stories. From the environment, women's rights and animal care, to cultural trends, streaming platforms, and faith in the digital era. Paper and pen in hand, she writes when she has anything to say, which is always.
Fabio is currently a research assistant at the IUAV University of Venice. During his studies on urban planning, started at the Politecnico di Torino and completed at the IUAV in Venice with a master's degree, he has always dedicated himself to photography, using it as a tool for analytical communication within the urban environment.
How do you experience living in your city under Coronavirus? Share your story and join us to Spread stories, not the virus.
Comments